Satoki Nagata, lo street photographer “umanista”

 

Dalla pratica del buddismo Zen ho imparato che la nostra esistenza è composta da relazioni interconnesse. Questa nozione mi ha ispirato nell’utilizzo della fotografia per rivelare e stabilire queste dinamiche e connessioni.

Mentre ero in Giappone, ho frequentato l’università, ottenendo un Ph.D. in Neuroscienze. Dopo il trasferimento negli USA nel 1992, ho iniziato ad utilizzare la fotocamera per ritrarre la gente e la città di Chicago. Ho imparato la fotografia dal fotoreporter Damaso Reyes.

Ho cominciato i miei progetti professionali a lungo termine nel 2009 con “Chicago Redline Station”, a cui più tardi si è aggiunto “Cabrini-Green: Frances Cabrini Rowhouses” nel 2010. Questi progetti continuano nel presente insieme agli altri progetti che sono emersi dalla mia pratica quotidiana.

La fotografia è guidata dalla visione e dal contenuto. Trovo i miei soggetti seguendo le correnti e trovando i vortici sociali della Chicago metropolitana.

Ho iniziato utilizzando un flash off camera per strada alla fine del 2011 per cercare immagini differenti che sono diventato un’altra delle mie serie “Lights in Chicago”.

Attraverso illuminazioni uniche, provo a catturare complessità sociali e culturali all’interno della nostra società. Aprendo la mia mente a vulnerabilità nuove e a volte spaventose, offro parallelamente al fruitore l’opportunità di comprendere e connettersi. Satoki Nagata

Se siete interessati a conoscere cosa contiene e la sua borsa fotografica quando esce per strada, guardate quaQua invece un’intervista rilasciata da Satoki a Erick Kim, famoso blogger di street photography.

Questo il suo sito, se desiderate approfondire la conoscenza di questo autore.

 

Professional long-term project started in 2009 with “Chicago Redline station”, later it was expanded to “Cabrini-Green: Frances Cabrini Rowhouses” in 2010. These projects pervades to the present along with all the projects that have emerged from my continuing practice.

Photography is driven by vision and content. I find my subjects by following the currents and finding the social whirlpools of metropolitan Chicago.

I started using a off camera flash on streets in late 2011 to search different images which became my another series called “Lights in Chicago”. Through unique illuminations, I aim to capture social and cultural complexities within our society. In opening my own mind to new and often frightful vulnerabilities, I offer the viewer an opportunity for parallel understanding and connectivity. Satoki Nagata

Here is his website and here an interview published on Erick Kim’s blog on street photography.

Anna

Un pensiero su “Satoki Nagata, lo street photographer “umanista”

Dicci cosa ne pensi...